Si narra che, a cimentarsi nella preparazione di questi squisiti dolci furono, per prime, le monache del Convento di Santa Rosa d’Amalfi. Queste hanno custodito il segreto della ricetta nel monastero fino a che un intraprendente napoletano, Pasquale Pintauro, oste in un locale di Via Brigida a Napoli, riuscì a rubarla, con un abile trucco. Iniziò così a smerciare sfogliatelle, nelle varianti riccia e frolla, nella sua osteria. Il successo fu straordinario tanto che la sua osteria divenne una delle più famose pasticcerie non solo di Napoli, ma dell’intera nazione.