Una delle tradizioni più curiose del capoluogo partenopeo è certamente la credenza nel corno portafortuna. Questo talismano è considerato il simbolo apotropaico per antonomasia, capace di allontanare gli influssi maligni e attirare quelli positivi. Ma secondo la tradizione partenopea, il corno per portare davvero fortuna deve essere rigido, cavo all’interno, a punta e soprattutto deve trattarsi di un regalo. Le sue origine sono antichissime, gli abitanti delle capanne lo mettevano fuori dall'uscio come auspicio di fertilità. Ai quei tempi la fertilità veniva associata alla fortuna perchè più il popolo era fertile più era potente e quindi fortunato. Poi si dice anche che il corno per portare fortuna deve essere rosso e fatto a mano. Rosso perché già nel medioevo ogni talismano rosso aveva doppia efficacia e il rosso simboleggiava la vittoria sui nemici e nei tempi più antichi diverse popolazioni associavano al colore rosso un significato di fortuna e buon auspicio. Il motivo per il quale il corno deve essere fatto a mano sta invece nel fatto che ogni talismano fatto a mano acquisisce poteri benefici dalle mani che lo producono.