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mercoledì 11 gennaio 2012

Il Presepe

L’origine del Presepe risale alle antiche rappresentazioni sacre svolte nel periodo delle feste Natalizie dalle quali San Francesco avrebbe tratto l’idea del Presepe realizzandolo per la prima volta in un bosco presso Greccio nel Natale del 1223.

Già alla fine del ‘200 apparvero rappresentazioni artistiche della Natività dove la più antica è l’Oratorium Praesepis di Arnolfo di Cambio, conservato a Roma nella Basilica di Santa Maria Mggiore.
Ma il secolo d’oro per il Presepe è il ‘700, dove vengono realizzati i primi “Presepi colti” a Napoli, Genova ed in Sicilia.
A Napoli il Presepe abbandonò le Chiese dove era visto come oggetto di devozione religiosa, per entrare nella case aristocratiche divenendo oggetto frivolono e mondano.

Si racconta che il re Carlo III avesse una vera  e propria passione per il Presepe tanto da partecipare personalmente nella realizzazione e nella vestizione dei pastori, nonché al montaggio dell’enorme Presepe che veniva allestito nel palazzo reale.

Addirittura, quando dovette lasciare Napoli per ascendere al trono di Spagna, portò con se un enorme Presepe e numerosi artigiani che iniziarono a diffondere anche qui un’importante tradizione presepiale.
Sotto l’influsso del re, nobili e ricchi borghesi gareggiarono nell’allestire impianti scenografici giganteschi e spettacolari in cui la Sacra Famiglia fu sopraffatta da un tripudio di scene profane che riproducevano ambienti, situazioni e costumi della Napoli popolare dell’epoca.

Le statuette realizzate dai migliori artigiani arrivarono a costare delle vere fortune tanto che numerose famiglie nobili arrivarono a rovinarsi pur di realizzare Presepi che potessero competere in magnificenza con quello reale e meritare la visita del sovrano.
Nella prima metà dell’800 la moda e la passione per i Presepi tramontò.
Ma la tradizione ancora vuole che ogni anno tutte le case in cui regni tradizione e cultura venga allestita questa splendida rappresentazione Natalizia a cui si aggiunge la bellezza della storia alla grandezza del Sacro.