La Mostra d'Oltremare fu inaugurata ufficialmente come Mostra Triennale delle Terre Italiane d'Oltremare il 9 maggio 1940, dal re Vittorio Emanuele III. Progettata dal Governo come Esposizione Tematica Universale, insieme al parco dell'Esposizione Universale di Roma (poi EUR). Il soggetto della prima mostra è stata una "celebrazione della gloria dell'impero italiano nell'Africa del nord e nel Mediterraneo", allora un tema comune tra le potenze coloniali per giustificare e rendere le popolazioni consce dell'importanza culturale, economica e militare delle loro colonie. Dopo solo un mese dall’inaugurazione, l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale ne comportò poi la chiusura.
Lo scopo della creazione a Napoli di uno spazio espositivo permanente così ambizioso era triplice:
- realizzare un luogo fortemente "celebrativo" per l'Italia ed il suo governo;
- aiutare lo sviluppo economico del Mezzogiorno
- incoraggiare l'espansione di Napoli verso i Campi Flegrei, una valle eccezionalmente bella che si estende tra le colline di Posillipo, i Camaldoli ed il golfo di Pozzuoli.
L'impresa richiedeva un grosso sforzo progettuale e la mobilitazione di enormi risorse. Per assicurare il successo dell'impresa furono realizzate due nuove strade ed una nuova linea ferroviaria con i loro rispettivi tunnel nella collina di Posillipo per unire Fuorigrotta alla città di Napoli; fu inoltre realizzata una funivia che collegava la Mostra con Posillipo. Il nuovo piano urbanistico del 1937 adottò alcune tra le idee di un piano del 1927, in particolare dello sviluppo di Napoli secondo un asse est-ovest in direzione del mare. L'intero progetto Mostra/Fuorigrotta è un esempio importante di pianificazione urbanistica del XX secolo in Italia; per Napoli è stato uno degli eventi urbani più significativi della sua storia millenaria.