E' piccola Conca, ma forse non basta un giorno per visitarla perchè le sue bellezze sono sparse lungo molte "scalinatelle" che giustificano la variante del nome: Conca dei gradini. Non è possibile rinunciare alla passeggiata a S. Antonio, tranquilla, panoramica, balsamica e romantica, tra le più piacevoli della costiera.
Comincia dal sentiero che è detto "sotto i pali" o anche delle "cinque essenze", quelle della vite, del limone, dell'ulivo, del carrubo e del melograno. Le tappe del percorso sono: la chiesa di S. Antonio, che è il Duomo di Conca, la chiesa di S. Michele e una bianca, piccola edicola sacra posta ai margini di una lunga roccia - detta "la tavola" - dalla quale si scorgono, impressionanti e sconvolgenti, i precipizi e i burroni che si perdono nell'ombra di una gola selvaggia e profonda, il cui nome - Furore - è la più precisa definizione del luogo.
Deliziosa è la Marina di Conca con le sue casette a fior di mare e la cappellina dedicata a Santa Maria della Neve, che ogni anno tripudia di colori e di luci nella festa del cinque agosto.
E' facile, per esempio, distinguere la casa con gli archi che emergono dall'acqua, l'antica "maccaronia" dei Buonocore oppure la trecentesca casa Mele, un tempo "foresteria" del monastero di Santa Rosa e attuale Municipio; e via via gli altri edifici e i villini che si possono ammirare magari durante una passeggiata in quest'aria salubre.
Qui contadini e m arinai continuano a vivere e a gioire con poco, in questo paese sereno che ogni giorno dell'anno può offrire a chiunque la sua felicità.
Conca dei Marini, l'antica "Cossa" dei Tirreni, divenne colonia romana nel 481 a.C. e fu una preziosa alleata di Roma nella seconda guerra punica. Ha sempre avuto una valida marina mercandile, in contatto con i diversi paesi del Mediterraneo. "Codesto traffico attivo e continuo fece prosperare Conca per più secoli, principalmente sotto le dinastie degli Svevi ed Angioini di Sicilia e di Napoli".
Questa prosperità è continuata per più secoli, parallelamente a quella della repubblica di Amalfi che aveva qui un ricovero navale e forse il centro di reclutamento degli equipaggi, in particolare sotteo le dinastie degli Svevi e degli Angioini. Nel X secolo, un violento cataclisma ne distrusse molte costruzioni, tra c ui la chiesa di Santa Maria "de Grado", che nel secolo successivo venne ricostruita dagli abitanti, sul posto dove attualmente sorge la chiesa di Santa Rosa.
Ancora oggi questo luogo è la più importante testimonianza della storia di Conca dei Marini. Nel 1681, con l'appoggio del Comune e la grande volontà di Suor Maria Pandolfi, fu fondato un Convento di domenicane che è stato attivo fino al nostro secolo. Oggi, nella struttura dell'ex convento, c'è un albergo che porta lo stesso nome della chiesa: qui, sul terrazzo principale, si ha la più incantevole e squillante visione panoramica del golfo di Salerno.