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sabato 27 ottobre 2012
Caserta
Caserta era il capoluogo di una provincia immensa, la Terra di Lavoro, che abbracciava cassinate, frosinate, parte del molise, nolano e sannio, istituita anticamente come giustizierato dai normanni (1139). Il toponimo deriva da Terra Leboriae, terra dei Leborini, antica popolazione ivi stanziata. In epoca fascista la provincia venne smembrata e ridimensionata, sembra, in base ad un astio personale del duce proprio contro Caserta. Un gruppo di antifascisti locali lo sottoposero ad un terribile scherzo, umiliandolo pubblicamente nell'ambito di una delle adunate del regime.
Caserta è la città della famosissima reggia borbonica (patrimonio mondiale UNESCO) voluta da Carlo III e costruita dal grande architetto Luigi Vanvitelli. LaReggia di Caserta è il palazzo più grande d'Italia (44.000 mq).
Vanvitelli progettò anche il faraonico acquedotto carolino (40 km), che attraversa le valli intorno a Caserta, che oltre a modernizzare la provincia, serviva ad alimentare il complesso gioco di fontane della reggia. La più grande fa un salto di circa 80 m.
Il borgo di San Leucio fu protagonista di una singolare iniziativa sociale. Il re Ferdinando IV di Borbone volle lì costruire una città ideale chiamata "ferdinandopoli" che ruotava attorno la manifattura della seta e si sviluppava secondo ideali illuministici e protocomunisti. Gli artigiani della seta erano uguali nel vestire e lo speciale codice ferdinandeo aboliva le differenze di genere nelle eredità, le doti per le figlie e faceva divieto assoluto ai genitori di interferire negli affari sentimentali dei figli. Il borgo è ancora oggi sede di una rinomata manifattura serica.
A Caserta fu firmata la capitolazione delle truppe tedesche il 29 aprile del 1945.
Casertavecchia è l'antico borgo arroccato, abitato prima che la popolazione si spostasse in pianura in prossimità della Reggia. Alle pendici del Castello, una leggenda vuole debbano celarsi delle galline dalle uova d'oro.
Caserta è la città della famosissima reggia borbonica (patrimonio mondiale UNESCO) voluta da Carlo III e costruita dal grande architetto Luigi Vanvitelli. LaReggia di Caserta è il palazzo più grande d'Italia (44.000 mq).
Vanvitelli progettò anche il faraonico acquedotto carolino (40 km), che attraversa le valli intorno a Caserta, che oltre a modernizzare la provincia, serviva ad alimentare il complesso gioco di fontane della reggia. La più grande fa un salto di circa 80 m.
Il borgo di San Leucio fu protagonista di una singolare iniziativa sociale. Il re Ferdinando IV di Borbone volle lì costruire una città ideale chiamata "ferdinandopoli" che ruotava attorno la manifattura della seta e si sviluppava secondo ideali illuministici e protocomunisti. Gli artigiani della seta erano uguali nel vestire e lo speciale codice ferdinandeo aboliva le differenze di genere nelle eredità, le doti per le figlie e faceva divieto assoluto ai genitori di interferire negli affari sentimentali dei figli. Il borgo è ancora oggi sede di una rinomata manifattura serica.
A Caserta fu firmata la capitolazione delle truppe tedesche il 29 aprile del 1945.
Casertavecchia è l'antico borgo arroccato, abitato prima che la popolazione si spostasse in pianura in prossimità della Reggia. Alle pendici del Castello, una leggenda vuole debbano celarsi delle galline dalle uova d'oro.
martedì 16 ottobre 2012
venerdì 5 ottobre 2012
Sagra della Castagna 2012
San Cipriano Picentino (Salerno)
27-28-29 Ottobre 2012
Anche le strade del paese assumono una toponomastica castanicola e montana: la Piazza principale, il fulcro dell’evento (Piazza Umberto I), è chiamata Piazza Grande dei Castagnari. Intorno ad essa, si dipartono via delle Castagne del Prete, delle Ballotte, del Cardo spinoso, della castagna bacata ecc… . Come ogni buona regola dalla quale non si prescinde, il canovaccio si ripete, generando eventi nell’evento. Ogni cosa si ripete quasi per tradizione, per consuetudine, poiché si sa che è attesa!
L’accensione serale dei fuochi, la sfilata storica, il Palio dei Ciucci, ovvero la corsa degli asini per contrade, il defilè dei Castagnari di Tupprutunne, i giochi ed i concorsi, il ciuccio di fuoco, attendono sempre lo stesso immutato successo di pubblico. A volte, neanche la pioggia o lo stagionale e normale irrigidirsi delle temperature ferma i 'fans' che da diverse parti della Campania, della Puglia e della Basilicata arrivano in paese per degustare la Castagna, visitare San Cipriano ed assistere agli spettacoli.
In questi giorni quaranta quintali di castagne dei Monti Picentini scoppietteranno al fuoco delle ‘vrulere per essere distribuite gratuitamente. Tremila calzoncelli raggiungeranno le tavole dei convenuti. E tanto altro...
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