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mercoledì 27 giugno 2012

Atrani


Atrani (Salerno)
Stretta tra il monte Civita ad est ed il monte Aureo ad ovest, Atrani si estende lungo la valle del fiume Dragone, così detto perché la leggenda vuole che ivi si nascondesse un terribile drago che sputava fuoco.
Atrani è il più piccolo comune dell'Italia Meridionale per estensione territoriale e secondo solo a Fiera di Primiero, in tutta Italia.
Per l’ incantevole bellezza dei vicoletti, degli archi, dei cortili, delle piazzette, delle caratteristiche “scalinatelle”, delle abitazioni, poste l’una sull’altra, per l’atmosfera suggestiva della sera, quando le luci sono accese,
Atrani è stato più volte adoperato come set cinematografico per film e spot pubblicitari entrando a far parte dei borghi più belli d’Italia. Atrani, a soli 700 metri dalla più nota Amalfi, è l'unico paese della Costiera a conservare intatto il suo antico carattere di piccolo borgo di pescatori.

Le prime case si affacciano direttamente sulla spiaggia, per poi raccogliersi intorno alla piazzetta con la chiesa del San Salvatore e la fontana di pietra, salgono,infine, verso la valle e si arrampicano lungo le pendici rocciose della collina, attraversate dai giardini e dalle coltivazioni di limoni. Isolata dal traffico automobilistico, protetta dalle sue antiche case dai balconi fioriti, la piazzetta di Atrani accede direttamente alla spiaggia ed al mare, attraverso l’antico passaggio creato per mettere in salvo le barche dalle mareggiate. Il rispetto e l'attenzione alla semplice vocazione originaria fanno,dunque, di Atrani un raro esempio di sviluppo turistico equilibrato.

Vero e proprio centro vitale del paesino, è la piazza, luogo di incontri e di intrattenimenti: ai tavolini dei bar italiani e turisti di ogni parte del mondo, confrontano le proprie opinioni, imparano a conoscersi. La Spiaggia Piccola, adorna delle barche e delle reti dei pescatori in bassa stagione, diventa, in versione estiva, ritrovo di giovani di tutte le nazionalità. Per i turisti e visitatori la scoperta del paesaggio dolce s’intreccia con la testimonianza della storia.

La memoria del tempo è nell’identità architettonica di questo lembo di mondo che , nella forma di strade e piazze parla delle sue vicende passate. Un quid pluris che contribuisce a rendere questo piccolo “borgo” unico e, forse, prezioso come pochi altri.

Non si conosce l’origine esatta del nome Atrani:
- secondo il Camera deriverebbe dal latino Ater, Atra, Atrum = oscuro, tetro, perché racchiuso tra due monti;
- secondo il Della Corte deriverebbe dal Praedium della Gens di atria = Possedimento degl’abitanti di Atria;
- secondo altri autori deriverebbe da Atranes = Insediamento greco.

Le origini di Atrani sono ancora oggi sconosciute. Ricerche archeologiche hanno stabilito che nel I sec. d.C. lungo la Costa d’Amalfi esistevano delle ville romane, le quali furono, però, coperte dal materiale che, eruttato dal Vesuvio nel 79 d.C., si era depositato sui monti circostanti e da lì, in seguito, era franato a valle.

Nel V secolo d.C., a seguito delle invasioni barbariche, numerosi romani fuggiti dalle città si rifugiarono prima sui monti Lattari e successivamente lungo le coste, ove crearono degli insediamenti stabili.






La prima prova documentata dell’esistenza di Atrani è rappresentata da una lettera del Papa Gregorio Magno al Vescovo Pimenio datata 596 d.C. .